lunedì 25 aprile 2011

Casa Berlusconi: Arcore


Nella strategia comunicativa del Cavaliere rientra (con un ruolo divenuto centrale dal momento della sua famosa discesa in campo) casa Berlusconi: Arcore, Villa San Martino.

La dimora, nata come monastero benedettino e successivamente, nel XVIII secolo, riadattata a residenza dai conti Giulini, è uno splendido esempio di Neoclassicismo. Se i Giulini furono i primi a trasformare il monastero, furono successivamente i conti Casati a terminare il capolavoro.

Gli ultimi Casati Stampa ebbero destini sfortunati, culminati nella cronaca nera: il marchese Camillo Casati Stampa Soncino si macchiò di duplice omicidio, assassinando la moglie e il di lei amante a Roma (l'episodio viene tristemente ricordato con il nome di Massacro di Via Puccini). Anna Fallarino e Massimo Minorenti (ex compagno della ballerina americana Lola Falana) vennero trovati morti assieme al conte, suicida dopo averli freddati. A fare le spese di tutto ciò fu la figlia della coppia, Anna Maria Casati Stampa, allora minorenne, che non potè amministrare in prima persona la Villa San Martino ... i grossi debiti col fisco contratti dai genitori costrinsero la giovane a far mettere in vendita la dimora dai suoi tutori, nientemeno che Giorgio Bergamasco e ... Cesare Previti! L'acquirente venne individuato nell'imprenditore Silvio Berlusconi, che si aggiudicò la tenuta nel 1974 per 500 milioni di lire (dilazionate!) una cifra ridicola rispetto al valore effettivo (si tratta di una villa d'epoca di 3.500 metri quadri, più il parco e le proprietà circostanti).

Inizia qui la storia di Casa Berlusconi Arcore, che approfondiremo negli interventi successivi, consapevoli che questa villa porta con sè misteri e sorprese a non finire!

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